La scienza ha scoperto il sentiero che porta alla spiritualità in fondo al quale troverà Dio!
La scienza, attraverso una metodologia ben collaudata, ci ha portato a conoscere una parte di realtà, almeno quella divisibile in pezzi e misurabile con i nostri sistemi di misura. Per la scienza accademica, riduzionista e materialista, ciò è sufficiente per manipolare quella parte di realtà materiale e condurre l'uomo al progresso tecnologico. Ovvio pensare che questa visione della scienza non possa che considerare l'uomo stesso alla stregua di una sorta di robot biologico che risponde soltanto a interazioni meccaniche, dominato dalle leggi di causalità e casualità.
Tuttavia, noi esseri umani siamo davvero soltanto questo o il 95 per cento di realtà invisibile e intangibile ai nostri sensi ci suggerisce qualcos'altro? C'è una nuova branca della scienza che pur nella singolarità delle sue manifestazioni espande il cono della ricerca e ci fa intravvedere una realtà molto più ampia di quella che appare ai nostri occhi.
Questa nuova disciplina scientifica, neppure tanto nuova perché conta sulle spalle più di 120 anni, è la fisica dei Quanti, inaugurata il 14 dicembre 1900 da Max Planck con la sua tesi rivoluzionaria sulla radiazione del corpo nero davanti alla più importante commissione scientifica del suo tempo.
In quest'ultimo secolo la fisica quantistica ha compiuto passi da gigante e se da un lato ha contribuito a inventare i chip al silicio o al laser, senza di lei non ci sarebbero televisori, forni a microonde, elaboratori, lettori di DVD o di CD, telefoni cellulari, computer quantici, e via dicendo, dall'altro, grazie a molti scienziati e ricercatori, sordi alle lusinghe dell'industria, c'è stato un ribaltamento significativo del paradigma scientifico che ha visto la coscienza posta a fondamento della scienza stessa.
Ovvio che una tale visione abbia portato ad ampliare di molto la finestra sulla realtà che siamo abituati a percepire con i sensi, spalancandola anche ad aspetti che finora non venivano neppure considerati dalla scienza, come la spiritualità.
Questo nuovo aspetto della ricerca ha indotto il cercatore a impostare un nuovo modello scientifico che non solo entra in consonanza con la grande tradizione spirituale orientale, ma anche con quella che ci presenta il Gesù delle origini, offrendo un valido contributo all'interazione scienza spiritualità.
Ma di quale coscienza parliamo? Non certo la consapevolezza che conduce l'EGO ad erigersi come guida della nostra mente e del nostro corpo, ma di una Coscienza Universale, non locale, singolare e non plurale, come diceva Erwin Schrödinger, una coscienza che ci mantiene tutti, come esseri senzienti, nell'interconnessione dell'Uno alla base del Tutto.
In definitiva, se è vero che scopo di ogni ricerca umana è la felicità e sfuggire alla sofferenza, il sentiero suggerito dalle implicazioni della quantistica sulla vita di noi esseri umani è l'unico praticabile ed è quello che conduce all'interno del Sé. Sarà lì che ciascuno di noi, se lo vorrà, troverà la Coscienza, Dio.