La bellezza sa esser ammaliante, magnetica, irresistibile.
Ma può anche essere una dannazione, quasi un maleficio scagliato per vendetta.
Lo sa bene Carmen, liceale sfrontata, disinibita e cresciuta forse troppo velocemente.
La bellezza sa esser crudele.
In quel momento non stavo guidando, ero semplicemente lì, al volante, presente a un appuntamento col destino. Mi sembrò di veder correre, più veloce di noi, qualcosa di molto simile alla nostra adolescenza scatenata, che cercava di sorpassarci e lasciarci indietro. Quando la radio risuonò l'ultima nota, mi voltai verso Carmen. Piangeva.