Dopo un avvio stentato, la relazione fra Silvia e Alessio sembra consolidarsi e procedere nel migliore dei modi.
Lui, figlio di una famiglia facoltosa e in vista, giovane e affermato studioso, dotato di abilità sorprendenti, si rivela la persona giusta per colmare le tante insicurezze e i tanti vuoti che assillano lei, la cui esistenza è stata tormentata da episodi dolorosi.
Ma Silvia, che non può permettersi scelte sbagliate e non può rischiare che un altro fallimento arrivi a compromettere definitivamente la sua stabilità emotiva, rimane prudente e guardinga.
Si rasserena solo quando Alessio accetta il patto che gli propone.
La loro unione avrà un senso e un seguito se sapranno mettere da parte reticenze e ambiguità e comunicarsi senza inganni il flusso dei loro pensieri, in modo che l'uno abbia il pieno controllo dell'altro e, insieme, arrivino a formare un unico inseparabile organismo.
Dario, amico d'infanzia di Alessio, non è certo che l'accordo funzionerà. Giò, premurosa compagna di Silvia, non muove alcuna obiezione.
Ma è giusto che in una relazione di coppia si esponga la faccia nascosta della luna? È salutare che si esprimano i pensieri più abietti, i desideri più sconvenienti, le aspirazioni più impresentabili? Si ha la capacità di separare i mondi immaginari da quelli reali, accogliere quei sentimenti che abitano l'intimità, condividere astrazioni che mai si sarebbero manifestate? È possibile accettare che la persona scelta appaia altra rispetto a quella nota?
E come andrà a finire?