Questa biografia filosofica costituisce un recupero della vita e del pensiero di Henrich Steffens, filosofo e naturalista danese vissuto all'apogeo della filosofia classica tedesca. Attraverso la sua opera, ne "Henrich Steffens. Filosofo della Natura" è possibile rivivere l'acceso dibattito e la condivisione di idee, mirabilmente descritti e contestualizzati, tra i grandi del pensiero del diciannovesimo secolo come Goethe, Hegel, Schelling, Fichte e Schleiermacher. La rivalorizzazione della «filosofia della natura» di Steffens coincide con un momento storico in cui il rapporto fra essere umano e ambiente appare come la questione più radicale e, insieme, più carente di prospettive. Anche per Steffens il ritorno alla natura era una méta: l'impronta che egli ha lasciato sullo spirito della sua epoca può essere misurata proprio a partire da questo compito. La sua stessa esistenza è stata il percorso di una vita, che progressivamente - e forse troppo tardi - ha preso coscienza di se stessa, tornando alla propria natura. Spirito ardente, poi ardito mineralogista, filosofo visionario, cavaliere disarcionato, uomo di lotta e poi di compromesso, infine martire di se stesso: Steffens ha vissuto molte vite. Ciascuna di esse ha rappresentato un sentiero precedentemente smarrito, che può ancora essere battuto. L'opera, curata da Pier Francesco Corvino, offre lo studio approfondito della figura di Steffens, inserito in un vivido panorama del contesto del primo Ottocento.
L'Autore: Pier Francesco Corvino (1994), marchigiano, si è addottorato in Storia delle società, delle istituzioni e del pensiero presso l'università di Trieste. È docente di filosofia, storia e scienze umane nei licei e Cultore della Materia presso la cattedra di Storia della Filosofia dell'Università degli studi di Trieste. Si occupa principalmente di ecologia filosofica e storia del pensiero fra diciottesimo e diciannovesimo secolo. È autore di saggi e contributi, monografici e su rivista.