L'esperienza della pandemia vissuta in prima persona, con questo diario epidemiologico, fa maturare nell'autore la certezza che quella vista "è un'altra pandemia: non da contrastare uniti, ma da spiegare agli altri con le certezze di parte." Una narrazione diversa dalla realtà, che si è scontrata coi limiti della scienza, incapace di assicurare inverosimili aspirazioni collettive: "uno strumento che funzioni deve azzerare l'infezione, quello che nel profondo del nostro subconscio desideriamo è che SARS-CoV-2 scompaia." Cosa ancora oggi attuale, visto che la gente comune (e molti editori) non vogliono sentirne parlare.