UN GRANDE BULLO CATTIVO NON S'INNAMORA MAI DELLA PREDA
Nemmeno se profuma di noce moscata, miele... e peccato.
Nemmeno se il suo caos e i suoi colori s'infiltrano nella tuo quadretto rigidamente bianco e nero... solo per farlo sanguinare.
Sono stato cresciuto da un branco che venera le stirpi di sangue e il potere.
Gli esseri umani erano a noi inferiori: cosucce morbidi e fragili, fuggevoli.
Ottimi per il divertimento. Mai per l'accoppiamento.
Soprattutto per me, l'erede di uno degli alfa più brutali del mondo!
Quando perciò il mio nuovo alfa mi ha scelto una sposa umana, ho ubbidito a denti stretti.
Organizzerò il matrimonio. Ne sopporterò le ridicole usanze.
Ma non m'innamorerò della sua migliore amica ? la passionale attivista spalmavernice che mi ritiene il cattivo della sua fantomatica rivoluzione!
Mi ha definito arrogante. Predatorio. Un ingranaggio capitalistico in giacca firmata...
...e non ha tutti i torti.
Eppure è sempre qui. Nella mia testa. Nella mia pelle.
Mi stuzzica istinti che ho sepolto a fatica ? istinti possessivi, primordiali, rovinosi.
Mi crede il nemico.
Ma non sono io il pericolo qui.
Lo è lei.
Perché se mi prendessi quel che voglio...
Se la reclamassi come pretende il lupo...
Infrangerei ogni singola regola che da sempre rispetto.
E senza mai pentirmene.